HS Milano – La grande tradizione dell’arte musiva arriva a “The Glass Show” con Novamosaici

La prima edizione della mostra dedicata all’arte vetraria e alle creazioni artistiche in vetro in programma all’interno di Hobby Show Milano è lieta di ospitare un’altra delle eccellenze del settore che operano nell’ambito del territorio milanese.

La Novamosaici è attiva da oltre 55 anni nel settore dell'arte musiva, vetraria e dell'intarsio, avvalendosi della collaborazione dei principali artisti nazionali e internazionali. Le numerosissime opere realizzate hanno trovato la loro collocazione in edifici religiosi, pubblici e privati così come nell'arredo urbano e in quello di interni.

Tutto comincia nel 1955 quando a Bollate, alle porte di Milano, i fratelli Mario, Pietro e Luciano Toniutti fondano fantastico laboratorio e una straordinaria fucina di idee. Nella migliore tradizione delle antiche botteghe d'arte Italiane, in quella dei Toniutti lavorano anche il padre, le mogli e i figli: tutti a ingrandire bozzetti, a preparare e selezionare tessere, a ritagliare mascherine.

Ben presto la Novamosaici si fa conoscere per l'elevata qualità tecnica e artistica dei suoi mosaici, basata su una profonda conoscenza e una completa padronanza delle tecniche tradizionali di esecuzione e dei loro sviluppi evolutivi.

In breve tempo l’interesse dei Toniutti si rivolge anche alle vetrate d'arte, settore nel quale diventano subito ineguagliati specialisti, soprattutto nella realizzazione di grandi vetrate artistiche eseguite con lastre di vetro Dalles, legate tra loro con calcestruzzo armato.

Tutti i maggiori artisti contemporanei, italiani e stranieri, sono passati dal laboratorio di Novamosaici: da Domenico Cantatore a Bruno Cassinari, da Sonia Delaunay a Georges Rouault e a Fernand Léger… E poi Victor Vasarely, Albert Gleizes, Gianni Dova, Achille Funi, Franco Gentilini, Giuseppe Migneco, Aligi Sassu e tanti altri ancora.

La continuità del patrimonio artistico e culturale di Novamosaici è assicurata oggi dai fratelli Edoardo e Eugenio Toniutti: la seconda generazione ha così saputo raccogliere il testimone di un grande amore per il mosaico e per il vetro d'arte.

La forte sensibilità artistica e la completa conoscenza del mestiere sono state trasmesse da un dna interfacciato tra generazioni, trasmettitore di quei piccoli, grandi segreti che fanno di una forte tradizione di famiglia un'eccezionale tradizione di bottega, pienamente recepita e riversata nel lavoro paziente di ogni giorno.

«Il nostro mosaico trova la sua massima espressività nel trattamento e nella varia natura della materia utilizzata: marmi, ceramiche e smalti vitrei multicolori», spiega Eugenio Toniutti. «Ciò che deriva dalla lavorazione plastica (tessere di varia grandezza e spessore disposte su piani differenti) è una perfetta fusione di colori e materia, arrivando a creare immagini, astratte o figurative, di grande suggestione».