Il Sashiko è un’antica tecnica giapponese di cucito decorativa molto versatile, che permette di creare composizioni uniche su abiti, borse, accessori, complementi d’arredo e su svariati manufatti tessili. Volete saperne di più? Non vi resta che iscrivervi ai corsi che Barbara Simonetto terrà durante la “tre giorni pordenonese dedicata alla creatività manuale
Il Sashiko è un’antica e tradizionale tecnica di cucito nata tra le popolazioni rurali del nord del Giappone tra il 1615 e il 1868. Divenne in poco tempo una delle arti manuali più conosciute e popolari Dell’impero del Sol Levante. La tecnica era anticamente usata per l’assemblaggio di pezzi di tessuto ancora utilizzabili o per il rammendo di kimono usurati.
Con il passare del tempo, il Sashiko si è evoluto molto, acquisendo nuovi criteri e denominazioni, e diventando una raffinata tecnica ornamentale ad ago.
I ricami Sashiko spiccano oggi, come ieri, per la loro apparente semplicità, che ben si adatta alle esigenze moderne per i suoi svariati usi nel settore tessile.
Sashiko moderno, ossia la moda sostenibile
Il punto Sashiko è estremamente versatile e può essere utilizzato in molteplici usi, dal riparare o rammendare in modo originale un capo d’abbigliamento, ma anche per abbellirlo o decorare un accessorio personale, una borsa, una pochette, una tenda, un cuscino o un qualsiasi complemento d’arredo e manufatto tessile.
Le possibilità di applicazione sono pressoché infinite. L’unico limite è la vostra fantasia e creatività. La scelta può ricadere su un decoro sobrio oppure dar vita ad un reticolo di forme complesse e regolari, geometriche o meno. In alcuni casi la stampa geometrica propria di un tessuto può costituire la base d’ispirazione da cui partire per realizzare nuove forme creative.
La moda di oggi non s’è lasciata sfuggire questo straordinaria tecnica decorativa, essendo molto duttile e in grado anche da sola di creare intriganti composizioni estetiche, ma soprattutto uniche.
La bellezza della praticità
Nel Sashiko sono racchiusi i tipici principi estetici ed etici della cultura giapponese, come la bellezza dell’imperfezione, la sobrietà, ma anche il minimalismo e la semplicità.
Un aspetto importante di questa filosofia è l’avversità allo spreco e l’attenzione alle risorse, al riuso di oggetti e tessuti d’uso quotidiano, ossia al riciclo. Questo è il motivo principale che ha fatto tornare in auge questa antica tecnica ai giorni nostri, sposandosi col moderno principio etico di moda sostenibile.